Capodimonte (Napoli) marzo 2007
Inverno 2001
Ho sperimentato il dolore indicibile
che annienta il quotidiano,
ciò che di più solido l’ uomo abbia;
eppure quello che sembrava frantumato
si è ricomposto in modo inspiegabile.
Ho percorso chilometri a migliaia,
senza mai voltarmi indietro
come un soldatino senza ordini
e ricordo la notte nelle stazioni
gelide e solitarie, fatte di vetro.
La mia vita scorre ora illusoria
in un regime quieto,
le burrasche passano
come l’ acqua scorre sul greto
di un fiume. Coloro che mi domandano
se io sia pago di questa fragile pace,
possono avere in risposta … un sorriso.
3 Comments:
sempre mitico..
andrea
sei andrea di r. ? Da quanto tempo non ci sentiamo :)
si,sono io... eh,si non ci si becca piu' :(
comunque non ho mai smesso di seguirti qui..
andrea.
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