lunedì, marzo 05, 2007

Capodimonte (Napoli) marzo 2007




Inverno 2001



Ho sperimentato il dolore indicibile


che annienta il quotidiano,


ciò che di più solido l’ uomo abbia;


eppure quello che sembrava frantumato


si è ricomposto in modo inspiegabile.


Ho percorso chilometri a migliaia,


senza mai voltarmi indietro


come un soldatino senza ordini


e ricordo la notte nelle stazioni


gelide e solitarie, fatte di vetro.


La mia vita scorre ora illusoria


in un regime quieto,


le burrasche passano


come l’ acqua scorre sul greto


di un fiume. Coloro che mi domandano


se io sia pago di questa fragile pace,


possono avere in risposta … un sorriso.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sempre mitico..
andrea

8:01 PM  
Blogger Luigi said...

sei andrea di r. ? Da quanto tempo non ci sentiamo :)

12:01 AM  
Anonymous Anonimo said...

si,sono io... eh,si non ci si becca piu' :(
comunque non ho mai smesso di seguirti qui..
andrea.

12:11 PM  

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