giovedì, maggio 04, 2006

Mergellina e Posillipo (Napoli) 1/5/2006

Mergellina e Posillipo (Napoli) 1/5/2006
Delta

La vita che si rompe nei travasi
secreti a te ho legata:
quella che si dibatte in sé e par quasi
non ti sappia, presenza soffocata.

Quando il tempo s'ingorga alle sue dighe
la tua vicenda accordi alla sua immensa,
ed affiori, memoria, più palese
dall'oscura regione ove scendevi,
come ora, al dopopioggia, si riaddensa
il verde ai rami, ai muri il cinabrese.

Tutto ignoro di te fuor del messaggio
muto che mi sostenta sulla via:
se forma esisti o ubbia nella fumea
d'un sogno t'alimenta
la riviera che infebbra, torba, e scroscia
incontro alla marea.

Nulla di te nel vacillar dell'ore
bige o squarciate da un vampo di solfo
fuori che il fischio del rimorchiatore
che dalle brume approda al golfo.
(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

mercoledì, maggio 03, 2006

Agropoli (Sa) 11/6/2005

Agropoli (Sa) 11/6/2005
LA FELICITÀ

Quando, all'alba, dall'ombra s'affaccia,
discende le lucide scale
e vanisce; ecco dietro la traccia
d'un fievole sibilo d'ale,

io la inseguo per monti, per piani,
nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l'amore.

Ahi! ma solo al tramonto m'appare,
su l'orlo dell'ombra lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.

La via fatta, il trascorso dolore,
m'accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.
(G.Pascoli - Myricae)

Chiostro Grande della Certosa di San Martino (Napoli) - 1/5/2006

Chiostro Grande della Certosa di San Martino (Napoli) - 1/5/2006
I due girovaghi

Siamo soli. Bianca l'aria
vola come in un mulino.
Nella terra solitaria
siamo in due, sempre in cammino.
Soli i miei, soli i tuoi stracci
per le vie. Non altro suono
che due gridi:
- Oggi ci sono
e doman me ne vo...
- Stacci!
stacci! Stacci!
Io di qua, battendo i denti,
tu di là, pestando i piedi:
non ti vedo e tu mi senti;
io ti sento, e non mi vedi.
Noi gettiamo i nostri urlacci,
come cani in abbandono
fuor dell'uscio:
- Oggi ci sono
e doman me ne vo...
- Stacci!
stacci! stacci!
Questa terra ha certe porte,
che ci s'entra e non se n'esce.
E` il castello della morte.
S'ode qui l'erba che cresce:
crescer l'erba e i rosolacci
qui, di notte, al tempo buono:
ma nient'altro...
- Oggi ci sono
e doman me ne vo...
- Stacci!
stacci! stacci!
C'incontriamo... Io ti derido?!
No, compagno nello stento!
No, fratello! E` un vano grido
che gettiamo al freddo vento.
Né c'è un viso che s'affacci
per dire, Eh! spazzacamino!...
per dire, Oh! quel vecchiettino
degli stacci...
degli stacci!...
- stacci! stacci!
(G. Pascoli - I Canti di Castelvecchio)