sabato, novembre 17, 2007



Difficile è credere
che sia un dono la vita,
quando si trascina una
stanca esistenza e il vivere
d'ora in ora ci tortura;
ma anche nei tuoi occhi
vedo brume di dolore
Hanno già flagellato il tuo
giovane cuore? E rispose per te
il mare e un'ombra lieve
di cormorano. Tacevi
e sogguardavi mesta
l'orizzonte estremo.
(Eugenio Montale - Diario Postumo - 1996)

La pubblicazione di Diario Postumo è particolare. Montale ha lasciato scritto che 11 poesie dovevano essere pubblicate una all' anno a partire dal 1986. Cosi' è stato e il libro è stato pubblicato per intero nel 1996, e contiene 84 poesie.Le poesie sono state raccolte e curate dalla poetessa Annalisa Cima destinataria della raccolta. Montale fece la conoscenza della poetessa nel 1969 e da quell’anno scrisse queste poesie dedicate a lei ed ispirate da lei.

venerdì, novembre 16, 2007

16/11/2007



Vedo un uccello fermo sulla grondaia,
può sembrare un piccione ma è più snello
e ha un po’ di ciuffo o forse è il vento,
chi può saperlo, i vetri sono chiusi.
Se lo vedi anche tu, quando ti svegliano
i fuoribordo, questo è tutto quanto
ci è dato di sapere sulla felicità.
Ha un prezzo troppo alto, non fa per noi e chi l’ha
non sa che farsene.
(Eugenio Montale - Satura II)

Questi versi parlano dell' incomunicabilità fra gli uomini, in particolare l' incomunicabilità dei sentimenti. L' accenno alla felicità è emblematico. Lo sguardo del poeta è attonito e smarrito; la felicità è uno stato umano inspiegabile e misterioso, così come lo sono i sentimenti in generale ...

mercoledì, novembre 14, 2007

Milano - Piazzale Loreto



No, non verrai: l'orologio nella piazza ormai corre troppo per noi
So dove sei: tu non stai correndo qui da me, sei rimasta con lui
Le luci bianche nella notte sembrano accese per me
È tutta mia la città

Tutta mia la città, un deserto che conosco
Tutta mia la città, questa notte un uomo piangerà

No, non verrai: fumo un'altra sigaretta e poi me ne andrò senza te
Porto con me un'immagine che non vedrò: tu che corri da me
Da un'automobile che passa qualcuno grida "Va a casa"
È tutta mia la città

Tutta mia la città, un deserto che conosco
Tutta mia la città, questa notte un uomo piangerà

Tu non ci sei: io mi sono rassegnato ormai, tu non eri per me
Tu sei con lui? Cosa importa, io non soffro più: forse è meglio così

Tutta mia la città, un deserto che conosco
Tutta mia la città, questa notte un uomo piangerà
(Roy Wood - Giuliano Palma (Casino Royale) Video su You Tube)