giovedì, marzo 13, 2008

skin - tear down these houses

Tear down these houses

Sometimes what you say
confuses what you mean
a mouth of strangled words
Come spinning out your mouth
nothing’s like the dream
forget the words I say
just let them hit the ground
as long as we can tear down these houses
tear down these houses

You can run away
while I protect the way I am
there’s comfort in the pain
ripping through my heart that kicks you when you’re down
stand down on your demands ’cause no one wins this war
you sharpened your weapon for another useless cause
there’ll be no survivors
as long as we can Tear Down These Houses
tear down these houses

what have you done to me
what have I done to you

facing each other to the death
no other soul to understand

a mouth of strangled words
come spinning out your mouth
there’s nothing like a dream (nothing like a dream)
there’s nothing like a dream (nothing like a dream)
as long as we can tear down these houses
as long as we can tear down these houses

what have you done to me
what have I done to you


Abbattere Queste Case

A volte ciò che dici
Confonde ciò che intendi
La bocca strangola le parole
Che non riescono a uscire dalla tua bocca
Non c’è niente come un sogno
Dimentica le parole che ho detto
Lasciale toccare terra
Fintanto che siamo in grado di abbattere queste case
Abbattere queste case

Puoi scappare via
Mentre io predico come sono
C’è confidenza nel dolore
Che striscia nel mio cuore e che colpisce il modo in cui resti
Chiuso nel tuo cuore senza speranza perchè nessuno vince questa guerra
Affili la tua arma per un'altra inutile chiamata
Sopravvissuti
Fintanto che siamo in grado di abbattere queste case
Abbattere queste case

Cosa mi hai fatto
Cosa ti ho fatto

Affacciandoci entrambi alla morte
Nessun'altra anima…

La bocca strangola le parole
Che non riescono a uscire dalla tua bocca
Non c’è niente come un sogno (niente come un sogno)
Non c’è niente come un sogno (niente come un sogno)
Fintanto che siamo in grado di abbattere queste case
Fintanto che siamo in grado di abbattere queste case

Cosa mi hai fatto
Cosa ti ho fatto


Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. lo non so più
se muoio o pure nasco.
(Sandro Penna - Poesie giovanili)

mercoledì, marzo 12, 2008

Certosa di Padula (Sa) settembre 2006

Gli uomini che si voltano

Probabilmente
non sei piú chi sei stata
ed é giusto che cosí sia.
Hai raschiato a dovere la carta a vetro
e su noi ogni linea si assottiglia.
Pure qualcosa fu scritto
sui fogli della nostra vita.
Metterli controluce é ingigantire quel segno,
formare un geroglifico piú grande del diadema
che ti abbagliava.
Non apparirai piú dal portello
dell'aliscafo o da fondali d'alghe,
sommozzatrice di fangose rapide
per dare un senso al nulla. Scenderai
sulle scale automatiche dei templi di Mercurio
tra cadaveri in maschera,
tu la sola vivente,
e non ti chiederai
se fu inganno, fu scelta, fu comunicazione
e chi di noi fosse il centro
a cui si tira con l'arco dal baraccone.
Non me lo chiedo neanch'io. Sono colui
che ha veduto un istante e tanto basta
a chi cammina incolonnato come ora
avviene a noi se siamo ancora in vita
o era un inganno crederlo. Si slitta.

(Eugenio Montale, Satura; Satura II)

Lucida e terrificante poesia sul senso della vita ... e della morte.