Non so se ci sei stato
il tempo, inspiegabilmente
fa anche questi scherzi
e incerto diventa persino il dolore...
perciò preferisco le pareti gialle
piene di crepe, nella speranza
che le abbia viste anche tu,
affondare un coltello nelle piaghe,
riaprendole, farle sanguinare
e sfidare il tempo
e il suo oblio.
Due proiezioni .. fra un protagonista umano della poesia (Non so se ci sei stato...) e il dolore nei primi versi ... tra le ferite dell' anima e le crepe nei muri alla fine (almeno queste siano visibili !)
Il dolore come unica certezza , salvifico quasi ... mi dispiace per gli spazi interlinea sono stati un errore, le virgole sono necessarie ... danno un ritmo alla poesia diverso da quello del verso, un ritmo dell' anima. Per me scrivere questi versi è stato come dare dignità a un dolore irreparabile (il dolore irreparabile ha molto spesso poca dignità .. )