venerdì, dicembre 07, 2007

La Distrazione



Sembra facile
Ma intanto è così difficile
Parlar di noi due
Con la tua testa tra le gambe
Così stanchi di noi due
Che non abbiam voglia di noi due
E non sappiamo più volare
Con le gambe così stanche
e la tua testa tra le gambe
I pensieri così stanchi
la mia testa tra le gambe
Adesso…adesso…

Sembra facile
Ma intanto è così difficile
Mostrar di noi due
Quella dolcezza senza gambe
Che non sappia di noi due
Che non abbiam voglia di noi due
E non sappiamo respirare
Con le gambe così stanche
e la mia testa tra le gambe
E i pensieri così stanchi
la mia testa tra le gambe
Adesso…adesso…

La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
E io sento
leggere…leggere

Su di noi
Che non abbiam
idea di noi due
e non sappiam
camminare
e respirare
con le gambe così stanche
di noi due
che non abbiam più
voglia di noi due
e non sappiamo più volare
con le ali così stanche
le tue gambe così stanche
La mia testa tra le gambe
i pensieri così stanchi
Adesso…adesso…

La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
E io sento
leggere…leggere

Su di noi
Che non sappiamo
Camminare e respirare
Su di noi
Che non abbiamo da mangiare
Mentre il mondo poi scompare
Dietro noi
Che non riusciamo più
A convincerci
Che la terra è come vedi
Sotto i piedi e sotto i piedi
E su di noi
Che non sappiamo
Camminare e respirare
Su di noi
Che non abbiamo da mangiare
Mentre il cielo poi scompare
Dietro noi
Che non riusciamo più a convincerci
Che la terra è come vedi
Sotto i piedi e sotto i piedi
Sotto i piedi e sotto i piedi
Sotto i piedi e sotto i piedi

E che la terra è quella che tu vedi
Sotto i piedi
Sotto i piedi
Sotto i piedi
Sotto i piedi
Sotto i piedi
Sotto i piedi

La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
leggere…leggere
E io sento
leggere…leggere
E io sento
Leggere…leggere
E io sento
Leggere…leggere

Sembra facile
Ma intanto è così!!!
(Negramaro - La Finestra - 2007 Video su YouTube)

giovedì, dicembre 06, 2007

Milano - Sant' Ambrogio



Lamento per il sud

La luna rossa, il vento, il tuo colore
di donna del Nord, la distesa di neve...
Il mio cuore è ormai su queste praterie,
in queste acque annuvolate dalle nebbie.
Ho dimenticato il mare, la grave
conchiglia soffiata dai pastori siciliani,
le cantilene dei carri lungo le strade
dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie,
ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru
nell'aria dei verdi altipiani
per le terre e i fiumi della Lombardia.
Ma l'uomo grida dovunque la sorte d'una patria.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
Oh, il Sud è stanco di trascinare morti
in riva alle paludi di malaria,
è stanco di solitudine, stanco di catene,
è stanco nella sua bocca
delle bestemmie di tutte le razze
che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi,
che hanno bevuto il sangue del suo cuore.
Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti,
costringono i cavalli sotto coltri di stelle,
mangiano fiori d'acacia lungo le piste
nuovamente rosse, ancora rosse, ancora rosse.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
E questa sera carica d'inverno
è ancora nostra, e qui ripeto a te
il mio assurdo contrappunto
di dolcezze e di furori,
un lamento d'amore senza amore.
(Salvatore Quasimodo)

6/12/2007



Oh pazzo, basta! Povero Catullo,
quel che è perduto è perduto è perduto.
I tuoi occhi di paradiso li hai avuti
quando il tuo amore ti diceva vieni
tu ti precipitavi.
Così amata da te è stata lei
come nessuna da nessuno mai.
E compivate tutti gli atti d'amore
quel che volevi tu lei non voleva
i tuoi giorni di paradiso li hai avuti.
Ora non vuole più.
Debole cuore, non devi volere più
neanche tu.
Se ti ha lasciato, lasciala andare.
Perché vuoi vivere miserabilmente?
Forza, sopporta il colpo, non gli cedere!
Amore mio addio. Catullo è ora insensibile,
non ti cerca, non corre a supplicarti
per un rifiuto. Ma come soffrirai,
le sue suppliche spente!
Che sventura la tua, infelice,
e a quale vita vai incontro!
Quale uomo ti cercherà?
Chi puoi amare ancora, di chi sarai l'amante?
A chi i tuoi baci darai a chi la bocca morderai?
Catullo resisti, tu non cedere.
(G.V. Catullo - Carme VIII)

mercoledì, dicembre 05, 2007



Cardiologia

Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
a sbattersi nel buio e a farsi vedere
a sanguinare di nascosto e a pagare da bere
a goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
l'amore ha sempre fame, non l'avevi notato
e dice sempre con disinvoltura
senza paura dice: mai, senza paura mai.

Chi si veste di bianco per scandalizzare
e compra rose a dozzine
e fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
che si gioca per vincere e chi vince è perduto
con una chiave ed un numero in mano
tutta la notte aspettare un saluto
e a pensare: ti amo

chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
e il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
e macina la sabbia dentro i mulini a vento
e che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
e poi l'amore indecente, che si lascia guardare
l' amore prepotente che si deve fare
e gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
che dell'amore non si butta niente

(F. De Gregori - Calipsos 2006 - Video su YouTube)