venerdì, aprile 11, 2008























Un tempo
tenevo sott'occhio l'atlante
degli uccelli scomparsi dalla faccia del mondo
opera di un allievo di David
ch'era fallito nel genere del quadro storico
o in altre monumentali prosopopee pittoriche.
Riflettevo su simili ipotetici atlanti
di vite senza becco e senza piume da millenni
irreperibili, insetti rettili pesci e anche
perché no? l' uomo stesso ma chi ne avrebbe
redatto o consultato l'opus magnum?
La scomparsa dell' uomo non fara' una grinza
nel totale in faccende ben diverse
impelagato, orbo di chi abbia mezzi
di moto o riflessione, materia grigia e arti.
Forse la poesia sarà ancora salvata
da qualche raro fantasma peregrinante muto
e invisibile ignaro di se stesso. Ma è poi
l'arte della parola detta o scritta
accessibile a chi non ha voce e parola?
E' tutta qui la mia povera idea
del linguaggio, questo dio demidiato
che non porta a salvezza perché non sa
nulla di noi e ovviamente
nulla di sé.
(Eugenio Montale - Quaderno di quattro anni)

mercoledì, aprile 09, 2008

Geordie



Mentre attraversavo London Bridge
un giorno senza sole
vidi una donna pianger d'amore,
piangeva per il suo Geordie.

Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro.

Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera
sellatele il suo pony
cavalcherà fino a Londra stasera
ad implorare per Geordie

Geordie non rubò mai neppure per me
un frutto o un fiore raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro.

Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,

potrete impiccarlo allora

Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re
Geordie potran salvare,
anche se piangeran con te
la legge non può cambiare.

Così lo impiccheranno con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re

vendendoli per denaro
(M. Bubola F. De Andrè)

Fiume Sand Creek

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent'anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent'anni figlio di un temporale

c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek.

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre più forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno è solo un sogno
mio nonno disse sì

a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
l'inferno in un orecchio nell'altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l'albero della neve
fiorì di stelle rosse

ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c'erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo respirare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare

la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek.
(M. Bubola F. De Andrè)

martedì, aprile 08, 2008

Buona Linuccia che ascendi
la via nella vita, esitante,
e temi il tempo che incrina,
l' acqua che varca i ponti e va distante.
Rammento Miramare perlato, rammento
il boschetto in salita d'onde appare
l'arsenale e il suo fumo che si confonde
con la malinconica nebbia mattutina.
Rammento le tue parole a ventaglio,
aperte-chiuse con scorrevole grazia,
e l' adriatica sera che disperdeva
la tua curiosità insazia.

Rammento...
                           Nulla più rammento. Quanto
tempo, quanta distanza, quante mura
dritte; e che inferno attorno, scatenato.

(Eugenio Montale- Poesie disperse)

Vita tranquilla

Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
(F. Tricarico)

lunedì, aprile 07, 2008

Indimenticabile- Antonello Venditti-